martedì 27 gennaio 2015

Torta Saracina, col grano saraceno e gluten free



Da tempo desideravo sperimentare la farina di grano saraceno per farmi una torta da mangiare a colazione (e se ci scappa, anche a merenda!). Ma sapevo che non è una farina proprio proprio adatta al mondo dei dolci, dal momento che si usa soprattutto per confezionare i pizzoccheri. Per cui ho fatto prima una riflessione e un paio di esperimenti (usando come cavie i parenti, sempre molto affamati e... pazienti). Ma bio-amici, il secondo tentativo è andato bene e posso finalmente presentarvelo. 

Farina di grano saraceno della Valtellina: priva di glutine, non è un grano ma una pianta che va bene per cibi rustici e ricchi di fibre e vitamine. L'ideale è mixarla con fecola di patate (per un dolce gluten free) o con altre farine bianche
Intanto faccio una minuscola premessa: il grano saraceno non è un grano, come il nome fa pensare; è una pianta fiorita molto presente nelle zone di alta montagna e ha l'immenso pregio di non contenere glutine (a differenza del grano classico che ne è ricco) e di avere invece tante vitamine e minerali (specie ferro, zinco e selenio). Per questo ho pensato a una ricetta tutta gluten free, in cui il grano saraceno viene mixato con la fecola di patate (altro ingrediente privo di glutine) che serve a rendere l'impasto friabile come una nuvola e a ridurre la densità del grano saraceno, che ha una consistenza abbastanza rustica (un po' granulosa, diciamo), che non a tutti piace. Per la mia ricetta della torta Saracina ho scelto questi fenomenali ingredienti (sia nel prezzo che nella qualità). Farina di grano saraceno Molino Filippini della Valtellina (rimane granulosa ma al punto da non dare fastidio ai denti quando la si mangia). 

Fecola di patate della S.Martino: un marchio molto attento ai prodotti senza glutine e che utilizza ingredienti naturali. Nel sito è spiegato bene come scegliere i prodotti per celiaci: http://www.ilovesanmartino.it/it/catalogo/lieviti-e-pasticceria/fecola-di-patate-da-250-g
La fecola di patate S.Martino, marchio che ha una linea di prodotti molto innovativa e interessante dall'ottimo rapporto qualità-prezzo e molto attento al mondo del glutine. Le uova biologiche della Esselunga (l'unico difetto è che sono un po' piccole, ma almeno sono sicura che non hanno "dopato" le galline per farle giganti!). 

Aprite il sacchetto di questo zucchero di canna e sniffate! ha un profumo che ricorda davvero i Tropici! 
Lo zucchero di canna integrale Tropical della Eridania, ecco se volete viaggiare in paesi esotici aprite una confezione di questo zucchero e volerete, ve lo giuro! Non ho mai sentito uno zucchero tanto aromatico, il che mi ricorda che questo dolcificante è innanzi tutto una pianta, quindi è naturale che emani un buon odore! Ma dopo esserci abituati ai prodotti raffinati...chi se lo ricordava più?

Sempre S.Martino: il mitico lievito col cremor tartaro! Adatto agli intolleranti ai lieviti e a chi ama la pancia piatta!
Il lievito della S.Martino, vanigliato, fatto col cremor tartaro, il bicarbonato e l'amido di mais, privo di glutine. Un prodotto naturale, che usa un lievito "storico", il cremor tartaro, perfetto per gli intolleranti ai lieviti ma anche semplicemente per chi vuole restare leggero e asciutto (i prodotti lievitati chimicamente fanno gonfiare la pancia e irritano l'intestino).

Una marmellata biologica fatta con ben 60% di frutta e zucchero di canna. Questa della Zuegg è di una bontà eccezionale e l'ho presa al mio gusto preferito: ai frutti di bosco, che ben si accordano con la rusticità della torta Saracina.

La marmellata Bio della Zuegg va benissimo da spalmare su torte e biscotti: come potete vedere dalla foto ha una consistenza molto cremosa e non ha grumi e pezzi di frutta che sbordano troppo. 
Per farcire la mia bella torta rustica ho scelto la marmellata della mia infanzia: come tanti, sono cresciuta negli anni '80 a pane e marmellata e mia mamma mi comprava la Zuegg all'albicocca che spalmava amorosamente sopra il pane carasau leggermente bagnato: che dolci ricordi! Tant'è che la Zuegg io me la ricordo anche così:

Direttamente dal mondo dei ricordi: le carte da gioco della Zuegg che trovavi in regalo su Topolino. All'epoca si usava la marmellata a pezzettoni, oggi la amo cremosa e biologica. Ma rimane sempre un ingrediente irrinunciabile.
Ve li ricordate i famosi brick che mettevamo nello zaino di scuola? 

E ora passiamo alla ricetta, veloce e alla portata di tutti!

Ingredienti:

150 grammi di farina di grano saraceno;
100 grammi di fecola di patate;
250 grammi di farina di mandorle;
250 grammi di zucchero di canna;
6 uova;
250 grammi di burro;
una bustina di lievito naturale per dolci, vanigliato;
un vasetto di marmellata;
zucchero a velo per decorazione.

Un paio di ore prima, tirate fuori il burro dal frigo e fatelo ammorbidire. Una volta morbido, lavorarlo con una spatola di legno per renderlo cremoso e liscio. 


Aggiungere lo zucchero e lavorare il composto. 


Incorporare i tuorli d'uovo; impastare con uno sbattitore elettrico. Aggiungere le farine (grano saraceno, mandorle, fecola, lievito), mescolare bene. 


Montare a neve gli albumi, con un pizzico di sale fino. 


Incorporare dolcemente nell'impasto con un mestolo di legno. Il composto deve risultare cremoso, ma abbastanza denso da restare un po' attaccato al cucchiaio e avrà il caratteristico colore scuro del grano saraceno. 


Versare in una tortiera, imburrata e infarinata, e mettere in forno pre-riscaldato a 180°per 40-50 minuti (dipende dal vostro forno, controllatela dopo la prima mezz'ora). 


Fatela raffreddare su una gratella e quando è pronta apritela con un coltello a lama lunga. 


Imbottitela di tanta marmellata e ricomponete le due parti. 


Decoratela con zucchero a velo. Se volete potete fare i disegni con l'apposita mascherina per dolci.




La Saracina è perfetta per una sana colazione, accompagnata da succo d'arancia o latte alla soia, ma anche per una merenda con tè o tisane. 

Ed eccola qui col suo cuore abbondante di marmellata e sana energia!

(Fonte: Questa ricetta è tratta dal libro Ricette senza glutine, a cura di Margherita Bonamico, Sapienza Università Editrice).

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