martedì 20 gennaio 2015

Crostata al kamut con marmellata fatta in casa



Prima di andare a lavorare...vuoi una fetta di crostata? 
Almeno una volta al mese, per colazione, devo farmi una bella crostata. E' un dolce lampo! cioè ci metti poco a prepararla e ancora meno a finirla tutta! Però, visto che la faccio spesso, mi cerco sempre dei modi alternativi per variare i gusti, sia nelle marmellate ma soprattutto nell'impasto. La frolla classica, con la farina 00 mi annoia un po' e ha bisogno del lievito; per cui dopo quella al farro (trovate qui la ricetta), ho piroettato sulla farina di kamut


Farina di kamut biologica Vivi Verde Coop, ha un ottimo rapporto qualità-prezzo
Amido di riso S. Martino, aiuta il kamut a rendere l'impasto leggerissimo, non contiene glutine e lascia i dolci morbidi per giorni e giorni
Il kamut ha un sapore delicatissimo e ha il pregio di far ottenere dolci che si squagliano praticamente in bocca; in commercio esiste solo la versione biologica che per le sue qualità non necessita di lievito; in più toglie quel senso di dolciastro esagerato che hanno le farine bianche raffinate. Per la mia crostata al kamut ho scelto in particolare questi tre ingredienti: la farina bio kamut della linea Vivi Verde Coop, linea che apprezzo molto perché è di alta qualità ma non spara prezzi esagerati; l'amido di riso della San Martino, che dà friabilità all'impasto e aiuta il kamut (non vi consiglio di fare dolci col 100% di kamut, risultano pastosi, meglio fare un mix con amidi o fecola di patate); la marmellata di ciliegie della cugina Eleonora! che passa tutti i week end in Val Camonica e vive circondata di bellissimi alberi e piante, da cui raccoglie la frutta fresca, beata lei! ovviamente poi si diletta a fare marmellate e composte e me ne ha regalato un po', per la gioia delle mie papille gustative che stanno facendo la ola!!! 


La crostata la faccio sempre con lo zucchero a velo, esce meno granulosa. Uso quello biologico, della Baule Volante, ricavato dallo zucchero di canna.



Ecco gli ingredienti: 

220 grammi di farina di kamut;
80 grammi di amido di riso;
130 grammi di burro ammorbidito (se vi piace molto friabile fate anche 150 grammi);
150 grammi di zucchero di canna (io uso quello in polvere perché mi fa l'impasto più liscio e meno granuloso);
un uovo intero e un tuorlo;
buccia grattugiata di un limone biologico (quelli non bio hanno la buccia non commestibile!). 

Procedimento:

Mescolate le parti secche: farina, amido, zucchero. Aggiungete la scorza del limone. 


Mettere le uova e mescolare bene con un mestolo di legno. 


Incorporare il burro a pezzetti e ammorbidito. 



Ora diamoci dentro con le mani. Lo scopo è "scaldare" bene il burro tra le dita in modo che assorba perfettamente la parte secca; quindi schiacciate, spremete, e poco alla volta prendete la farina dal basso e mettetela nel centro dell'impasto; schiacciate l'impasto più volte e rigiratelo. 















Alla fine deve risultare un panetto elastico e liscio, senza grumi. 


Coprite con una pellicola (senza PVC!) e ponete in frigo a rassodare per un'ora. 


Passato il tempo di posa, togliete dal frigo e andateci di matterello! Come prima cosa tagliate la palla in due terzi; la parte più piccola servirà per la decorazione. Con i 2/3 fate la sfoglia con il matterello, e poggiatela sullo stampo per crostata dandogli la forma caratteristica. Fate dei buchi sul fondo con la forchetta. 


Cospargete di marmellata con un cucchiaio e livellate. 


Ho usato una marmellata di ciliegie fatta in casa, dalle dolci mani di mia cugina Eleonora! 
Con la pasta restante fate delle decorazioni, io ho usato uno stampo per biscotti a forma di stella. Posizionate le decorazioni sopra la crostata e ricavate anche il cordoncino da mettere sui bordi che pizzicherete con le mani per dargli una forma arrotolata. Ora è pronta per esser messa in forno: cuocete a forno pre-riscaldato a 160°per 30 minuti. 



La torta deve diventare dorata, non è necessario che sia color marrone, altrimenti diventa secca e l'indomani è già dura da mangiare. Fatela raffreddare su una gratella e una volta fredda tagliatela con cura: è una crostata abbastanza friabile ma proprio per questo si scioglie praticamente in bocca! 



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