domenica 16 novembre 2014

Recensione Ricetta: Pane al farro & grano saraceno




Il pane comprato al supermercato o dal panettiere non mi dispiace, ma mi chiedevo che differenza ci fosse con quello che ti puoi fare in casa da sola. Però non ho la macchina del pane, né un'impastatrice e temevo di non riuscire a combinare un granché. Per cominciare mi sono affidata a una miscela già pronta comprata al supermercato e devo dire che il risultato è stato buono.

farro e grano saraceno

Ho comprato un preparato della Molino Spadoni per fare il pane al farro e grano saraceno. Lo vendono in un pacchetto di carta resistente da un chilo al prezzo di 2.50 circa. La sue caratteristiche sono:

  1. contiene un 43% di farina di grano tenero integrale;
  2. 20% di farina di farro
  3. 15% di semola di grano duro;
  4. 5% di farina di grano saraceno integrale;
  5. abbondante quantità di semi di lino;
  6. due buste di lievito secco (lievito di birra) da aggiungere all'impasto (se si preferisce si può usare un altro tipo di lievito).
Vedete quei puntini neri? sono i semi di lino!

Per il procedimento è stato necessario aggiungere solo acqua e olio, NON bisogna aggiungere sale perché c'è già e il pane risulta sapido al punto giusto. Ho seguito i passaggi indicati nella confezione solo in parte e ho cambiato qualche cosetta. Vi mostro come ho fatto i panini al farro:

Ho messo mezzo chilo di preparato in una ciotola e ho aggiunto il lievito, 280 ml di acqua TIEPIDA (mi raccomando che sia tiepida perché serve per attivare il lievito) e 2 cucchiai di olio extravergine di oliva.
Ho mescolato il tutto con un mestolo di legno.   


   Ho mescolato fino a ottenere un impasto semi cremoso


Da questo momento in poi ho preso a impastare direttamente con le mani con una serie di movimenti:           schiacciando l'impasto e alzandolo e ribassandolo continuamente. 


Ho schiacciato un poco le zone laterali e infine un piccolo trucco della nonna: ho staccato dalla ciotola l'impasto e l'ho lanciato a mezza altezza di nuovo sulla ciotola con fare deciso (quasi a volerlo sbattere). 


Sono andata avanti così per 5-6 minuti fino a ottenere un panetto elastico e morbido; se vi sembra appiccicoso aggiungete un poco di semola nell'impasto e sulle mani. 

                                                                                                                                                                    Sotto e sopra il panetto ho dato una spolverata di semola (va bene anche la farina) per non farlo attaccare alla ciotola e l'ho coperto con uno straccio da cucina che ho bagnato e ben strizzato (serve per favorire la lievitazione) e ho messo a riposare dentro al forno spento per tre ore (ma vanno bene anche due ore se si ha meno tempo a disposizione).


Dopo le tre ore ho trovato l'impasto lievitato e l'ho diviso in porzioni più piccole con le mani per dargli la forma dei panini-bocconcini. Li ho lasciati lievitare sulla teglia del forno (sotto ho messo la carta forno) per un'altra ora.


Terminata la lievitazione li ho messi in forno pre-riscaldato a 220° per venti minuti (ma potrebbero essere necessari anche trenta minuti a seconda del forno). Ed eccoli qua con la crosta di superficie ben cotta e croccante.


Questi panini, una volta cotti, risultano croccanti fuori e morbidi dentro con un impasto soffice, profumato e ricco di semi di lino all'interno. Il sapore è ricco e risultano molto digeribili. Mi manca da usare l'altro mezzo chilo di preparato e sarò contenta di riprovarlo!













             







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